Per presentarlo si è scomodato il Ceo di Microsoft in persona, Mr. Steve Ballmer, pimpante ed aggressivo più che mai nel suo camicione azzurro sul palco del D: All Things Digital, a Carlsbad, in California. La nuova creatura "made in Redmond" si chiama (come già anticipato nei giorni scorsi anche dal Sole24ore.com) Bing ed è il nuovo motore di ricerca che il gigante del software ha presentato oggi in versione beta e con funzionalità limitate per l'Europa e che verrà reso disponibile a livello mondiale da mercoledì 3 giugno.

La sfida a Google conosce quindi una svolta significativa perché Microsoft ripone in Bing la convinzione che possa essere qualcosa di molto avanti nell'ambito dei servizi di search: non a caso l'ha battezzato come un "motore decisionale" che sviluppa un nuovo concetto di ricerca per migliorare e ottimizzare l'esperienza degli utenti. Cosa cambia in sostanza con Bing? La pagina dei risultati, intanto, totalmente rinnovata rispetto a Live Search e quindi l'home page, che sarà caratterizzata da un'immagine diversa ogni giorno e arricchita da link che abiliteranno la ricerca in categorie predefinite, dalle notizie alle immagini, dalle mappe allo shopping (in questa area verranno integrati i contenuti di Ciao, il più trafficato sito per la comparazione dei prezzi in Europa acquisito da Microsoft nell'ottobre scorso). Altri "plus" riguardano la semplicità nel gestire l'infinità di informazioni che caratterizza molte delle esperienze di ricerca attuali: Bing, sottolinea in tal senso in una nota Stefano Santinelli, General Manager della divisione Consumer & Online per l' Italia – "è stato progettato partendo dalla prospettiva dell'utente con l'obiettivo di accorciare il più possibile i tempi tra la query di ricerca iniziale e il momento in cui viene presa una decisione consapevole". Ecco spiegato quindi perché Bing si fa vanto di funzionalità come "Best Match" e "Instant Answers", che permettono di conoscere meglio le risorse che un particolare sito può offrire. e di accedere con un solo clic alle informazioni ritenute le migliori. Velocizzata e resa da subito più mirata la ricerca, un'altra prerogativa dichiarata di Bing è la capacità di gestione dei risultati ottenuti: pochi click e si ordinano in modo intuitivo questi ultimi in appositi riquadri, pagine e tabelle divise per categorie. Con Google, questo di fatto il Microsoft pensiero, si cercano informazioni senza sfruttare un'ottimizzazione categorizzata del motore, con Bing questo invece succede. A tutto vantaggio, ovviamente, degli utenti.

Tornando all'intervento di Ballmer, il vulcanico Ceo di Microsoft ha esordito con lo spiegare il perché del cambio di nome (per mesi si è parlato anche di "Kumo"): "volevamo qualcosa che volesse dire in modo non ambiguo ricerca". Poi ha rimarcato il fatto che l'avvento del nuovo motore è "un passo molto importante" nella strategia di crescita della società nei servizi Internet. "Non c'è modo di cambiare l'intero gioco in un sola mossa - ha chiosato Ballmer – ma ci sono tante esigenze ancora da soddisfare in questo contesto". Come dire: i motori di ricerca sono solo all'inizio della loro evoluzione e Microsoft si sente a pieno titolo in corsa per essere l'ambiente di search prediletto dai navigatori del Web. Convinzione che deriva anche da un fatto, sottoscritto ufficialmente da Ballmer: "abbiamo stanziato per Bing un grande budget pubblicitario".

 

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